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Maserati nella tempesta

Maserati nella tempesta

Quando si parla di futuro, oggi è normale pensare alla tecnologia, alle innovazioni, ai cambiamenti del mondo che queste porteranno.
Ma il solo motore del futuro, quello che può fare la differenza, sono le persone.

Il capitale più prezioso di un’azienda non è scritto in bilancio ma si trova nelle storie, nelle passioni, nei sogni di chi la crea, di chi la dirige, di chi ne fa parte.
Solo l’impalpabile, insito nell’uomo, può far entrare un’azienda nel mito.
Solo chi si sente parte di qualcosa di grande può costruire qualcosa di grande.
I fratelli Maserati si sentivano parte del futuro, del mondo della meccanica, del nascente mito delle corse automobilistiche, della velocità.
I loro continui sforzi, la loro incrollabile determinazione, le loro capacità hanno dato vita al mito delle auto che portano il loro nome. Mito che poi è degnamente proseguito con la successiva gestione Orsi, capace di alimentarlo e accrescerlo ulteriormente fino agli anni ‘70 con anche la produzione di meravigliose vetture stradali.


Un mito però, perché non sia solo tale ma perché sia sempre vivo nell’immaginario delle persone, perché continui ad essere presente nell’attualità, deve essere alimentato continuamente, deve essere sempre mantenuto all’altezza della fama che lo ha originato.
Da molti anni questo non avviene.
Da anni il mito della Casa del Tridente viene disatteso, calpestato, violato, depredato, infranto.
Da anni in Maserati le persone con una visione lungimirante, capaci di un modo diverso di interpretare il presente ed il futuro sembrano mancare o non hanno modo di esprimersi.
La situazione attuale è qui a dimostrarlo: errori madornali nella gestione del Marchio hanno ridotto le vendite a livelli ridicoli per una realtà industriale.
I clienti hanno abbandonato il Marchio per una ragione molto semplice: se il gruppo automobilistico di cui Maserati fa parte non è capace, così come i risultati dimostrano, di gestirlo e di svilupparne le potenzialità, se così come è evidente non crede in esso perché dovrebbe crederci la clientela?
La Casa sembra brancolare nel buio. Ora il futuro è davvero in serio pericolo. Per una serie di concause si ritrova ancora una volta in una sorta di tempesta che questa volta rischia di essere la tempesta perfetta.
La clientela ha dunque abbandonato in massa le vetture Maserati, ben pochi si ritrovano ancora in esse, in ciò che rappresentano.
GretaEmme.it come si pone di fronte a tutto questo?
Abbiamo cominciato a parlarne in un precedente articolo e in Ponte Vecchio n.10
Greta Emme.it è nato più di 25 anni fa a seguito di un grande sogno: portare a conoscenza dell’immensa platea di Internet le vicende di una delle case automobilistiche fra le più prestigiose al mondo ed emblema dei migliori valori italiani quali capacità tecniche e stilistiche, tenacia, entusiasmo, spirito vincente. Lo ha fatto seguendo una strada nuova: non più attraverso libri o istituendo un club riservato a una ristretta cerchia di persone ma sfruttando le enormi potenzialità del web.
On-line da quando Internet era ancora una cosa assai poco diffusa per attività nate dalla passione, Greta Emme.it è stato una ventata di novità.
GretaEmme.it ha vissuto in un mondo virtuale ma la sua storia è ricca di relazioni autentiche senza le quali ben poco avrebbe potuto. Fin dagli inizi.
Anzi ancor prima.
Saremo sempre grati alla cortesia e alla benevolenza delle personalità più vicine al mondo Maserati a cui furono esposti i concetti primordiali, gli scopi della nascente attività verso cui mostrarono grande interesse e a cui diedero il loro incoraggiamento.
Ci spiace molto qualora dovessimo ora deludere queste persone così come tutti gli appassionati, gli amanti del bello e tutti coloro che ci hanno seguito negli anni.
Greta Emme.it è nato ispirato da una storia eccezionale, una storia di uomini eccezionali capaci non solo di costruire macchine straordinarie ma un mito.
Per oltre 25 anni abbiamo cercato di raccontarla al meglio compatibilmente con le nostre capacità.
Oggi questa ispirazione viene a mancare.
Le continue delusioni sull’andamento del Marchio hanno portato a questo. A cosa dovremo continuare a dare risalto? A un fallimento di un altro modello? A un altro record negativo di vendite? A speculazioni sul futuro del Marchio sempre più incerto?
Per l’amore verso il Marchio, per la passione che ha sempre contraddistinto GretaEmme.it, questo è troppo.
Così come accade alla clientela, neanche G.E trova più nulla di Maserati nel raccontarne le vicende.
Tutto questo ci impedisce di continuare l’attività. Il sogno ispiratore di GretaEmme.it si interrompe qui.
A volte, chissà, il sogno riprende. Mai dire mai.
Nel frattempo, vediamo questo video sui 100 anni di storia della Casa del Tridente.

Anche GretaEmme.it è nella tempesta. Non fate mancare la vostra Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.